E' una varietà conosciuta anche come “Uva Ripola”, attualmente coltivata in prevalenza sul versante amalfitano, in particolare nei comuni di Furore, Amalfi e Positano. Scarsi i cenni alla varietà prima della seconda metà dell’800, quando viene descritta da Arcuri e Casoria (1883). Diffusa un tempo alle pendici dei Monti Lattari nei territori dei comuni di Gragnano e Castellammare, si è poi diffusa anche sul versante amalfitano. Varietà a bacca bianca, caratterizzata da grappoli spargoli e acinellati. Secondo alcune indagini di caratterizzazione molecolare, il vitigno sembrerebbe avere caratteri morfologici originali rispetto alle altre varietà campane. E’ tradizionalmente allevata a pergola, in genere in vigneti comprendenti altre varietà; vegeta bene nelle aree comprese nella zona di produzione del vino DOC "Costa di Amalfi" (sottozona Furore) al quale concorre. Il vitigno ha buona attitudine alla realizzazione di prodotti enologici di pregio. Studi condotti da Moio (2002) hanno evidenziato nei vini ottenuti da Ripolo un'interessante nota odorosa di diesel dopo dodici mesi di invecchiamento in bottiglia. Sarà avanzata la richiesta d'iscrizione al “Registro Nazionale delle varietà di viti” nonché quella di inserimento tra quelle "Raccomandate" per la provincia di Salerno.
Vite Cultivar Ripolo is a variety known as "Grape Ripola" currently cultivated mainly on the Amalfi side, particularly in the towns of Furore, Amalfi and Positano. It was once widespread on the slopes of Monti Lattari, in the municipalities of Gragnano and Castellammare, then it spread also to the Amalfi side.
It grows well in areas included in the production area of the DOC wine of the "Amalfi Coast" (subzone Furore). Studies by Moio (2002) have shown that in the wines from Ripolo there is an interesting note of diesel fragrance after it has aged for twelve months in a bottle. This grape will probably be registered to the "National Register of vine varieties" and added to the list of "Recommended" grapes for the province of Salerno.