Il Falco Pellegrino (Falco peregrinus, Tunstall, 1771) è una specie di falconide diffuso quasi in tutto il mondo. Sedentario e nidificante, in inverno la regione è interessata dall'arrivo di individui svernanti. Popolazione campana stimata in circa 100 coppie. Il Falco Pellegrino è presente nell'area del Vallone Porto di Positano (area Sic, interesse comunitario), sul Monte Liberatore a Vietri sul Mare, nel Cilento e in altre aree della Provincia di Salerno.
Nidificante con una decina di coppie che occupano sia falesie costiere sia pareti rocciose nell'interno, da pochi metri fino a 1.400 metri s.l.m.. Si nutre quasi esclusivamente di uccelli. Il falco pellegrino è facilmente distinguibile per il suo corpo compatto e la sua silhouette più agile, le ali sono strette e a punta. Notevoli sono anche i suoi colpi d'ala veloci e vigorosi.
Tra le cause che hanno concorso in passato alla riduzione numerica delle popolazioni di Pellegrino rivestono un ruolo preminente: la depredazione dei nidi da parte dei collezionisti di uova e per falconeria, l'inquinamento da insetticidi cloroderivati che danneggia le uova, il disturbo degli individui in cova e l'uccisione dei giovani durante la dispersione post-natale e nelle zone di svernamento. La collisione con cavi aerei potrebbe essere un altro importante fattore di impatto poiché la specie è considerata tra quelle “estremamente sensibili al rischio elettrico, con mortalità molto elevata” (Penteriani, 1998).
Il bracconaggio è attualmente il fattore più importante di impatto nei Monti Lattari (Mancuso e Maglio, 1999). Varie forme di disturbo indiretto (escursionismo, caccia, addestramento cani, raccolta di asparagi) interessano i siti della specie posti alle quote più basse (Mancuso e Maglio, 1999). La protezione dei siti riproduttivi consentirebbe di mantenere in salute la popolazione presente sui Monti Lattari. In pratica è sufficiente il rispetto delle normative vigenti, il controllo del bracconaggio e la riduzione del disturbo ai nidi attraverso una gestione razionale della fruizione turistica. Infatti una presenza umana frequente in vicinanza dei siti riproduttivi comporta in genere il fallimento delle nidiate o anche l’abbandono dei nidi stessi.
Poiché il Falco Pellegrino può andare incontro a fenomeni di bioaccumulo e biomagnificazione, un utilizzo controllato e ridotto di erbicidi e pesticidi ed un incremento dell'agricoltura biologica in particolare in zone a minor quota potrebbero avere dei chiari benefici per la specie. I partner di una coppia di falchi pellegrini rimangono insieme perlopiù per tutta la vita e si riaccoppiano in caso di morte di uno dei partner. La durata della cova dura dai 32 ai 37 giorni e può prevedere da 2 a 6 uova (casi eccezionali) con solitamente 3/4 uova come standard usuale. Il falco pellegrino raggiunge un'età mediamente massima di 17 anni allo stato libero e sono stati osservati casi in cui dei soggetti superavano l'età di 20 anni in cattività. Il Falco Pellegrino è stato uccello dell'anno nel 1971. Lega l'uomo a questa mitica specie fin dai tempi degli antichi Egizi e per il suo alto valore raggiunto per la falconeria.
Peregrine Falcon
The Peregrine Falcon is a species present all over the world. In Campania have been estimated about 100 couples. It can be found in the area of the Vallone Porto in Positano, in Vietri sul Mare and in Cilento.
It feeds on other birds. It can be easily recognized for its compact body and its agile silhouette, the narrow and pointed wings. The Peregrine is renowned for its speed, reaching speeds of over 320 km/h.
Poaching is currently one of the first reason of death for this species, especially in the Monti Lattari Regional Park.