La Cinciallegra (Parus major, Linnaeus 1758) è la più grande tra le specie di Paridi presenti in Italia.
È distribuita in tutta Italia prediligendo le basse altitudini, come le zone collinari e pianeggianti. Vive nei boschi di conifere, non disdegnando parchi, giardini e frutteti, evita l'uomo.
Di lunghezza circa 15 cm, con apertura alare di 22-25 cm presenta un piumaggio verdastro sul dorso, con coda e ali grigio bluastre. Il capo e la gola sono di colore nero lucido, con guance bianche. Il petto giallo è attraversato longitudinalmente da una linea nera dalla gola all'addome che, nei maschi, è leggermente più larga.
La cinciallegra nidifica nelle cavità protette degli alberi, dei muri e nelle cassette-nido, costruendo il nido con muschi, peli e piume.
Depone le uova (normalmente 8-15) tra Aprile e Maggio. Lisce, bianche con piccole macchie rosso scuro, sono covate dalla femmina per circa 15 giorni.
I piccoli vengono accuditi da entrambi i genitori per circa 20-30 giorni dalla dischiusa.
La Cinciallegra è un voracissimo insettivoro, che predilige nutrirsi tra i rami bassi e nel terreno. Il cibo viene sminuzzato col becco, tenendolo fermo con le zampe.
Frequenta ambienti semi-alberati quali margini di boschi, frutteti, campi con filari d'alberi, giardini e parchi urbani. Si adatta molto bene alle trasformazioni operate dall'uomo sul territorio e proprio la presenza di aree agricole le consente di popolare la media montagna sino a 1500-1800 m di quota.
Nei paesi nordici le covate sono più grandi rivelando una correlazione tra la dimensione della covata e la latitudine.
Solo la femmina cova le uova, alimentata durante tutto questo periodo dal maschio. I pulcini della cinciallegra nascono con gli occhi chiusi, privi di piume, incapaci di nutrirsi e di termoregolarsi; la femmina provvede a riscaldarli e, insieme al maschio, a nutrirli (una coppia di cinciallegre può compiere più di 6-10 visite giornaliere al nido per nutrire i pulcini). Dopo circa venti giorni i nidiacei si involano tutti insieme e continuano a ricevere cibo dai genitori ancora per qualche giorno.
Il suo canto vario e melodioso, udibile tra metà gennaio e giugno, si articola prevalentemente da 2-3 sillabe ripetute; non è raro che imiti gli altri uccelli nel loro canto.
The Great Tit (Parus major) is a passerine bird in the tit family Paridae, and remains the most widespread and common species in the genus Parus.
This bird is common in entire Italy, while prefers living in low altitudes like hills and flat level areas. It is often found in coniferous forests but is also familiar with urban parks, gardens and orchards to live in. Despite his urban attitude and fully adaptation to human changes in the environment, this species avoids human presence.
It is notable by the bright lemon-yellow plumage and the broad black mid-line stripe running down the belly from its chest. Males differ to females and juveniles whose mid-line stipe is narrower and discontinuous. It is also possible to observe a big variation of colors between subspecies.
The great tit is also an important study species in ornithology because of his easy and fast adjustment to artificial nests.
Its song is various and melodious perceptible to the hearing from middle January to June basically formed by two or three repetitive syllabuses. It is not rarely observed an imitation of other bird’s sounds.