Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a Pertosa e nei comuni limitrofi di Auletta, Caggiano e Salvitelle, viene coltivata una varietà di carciofi fra le più insolite: il carciofo bianco di Pertosa.
Ha un unicum di biodiversità, la cui esclusività è stata approfondita mediante studi comparativi con altre tipicità sia su basi morfologiche che genetiche. Il suo metodo di coltivazione è assolutamente naturale, senza trattamenti, né concimi chimici. È un carciofo di colore chiarissimo, verde tenue, bianco argenteo.
Il carciofo (Cynara cardunculus L. ssp. scolymus (L.) Hegi) è una pianta della famiglia delle Asteraceae coltivata in Italia e in altri Paesi per uso alimentare e, secondariamente medicinale. Le infiorescenze sono grandi, rotonde, globose, senza spine, con un caratteristico foro alla sommità. La realtà produttiva è marginale, eppure le potenzialità di questo prodotto sono straordinarie.
Le rare qualità organolettiche, unite alla sua salubrità, fanno del carciofo bianco un possibile traino per tutta l’economia agricola della zona.
Le particolarità del bianco di Pertosa sono numerose, ma su tutte vanno segnalate la resistenza alle basse temperature, la colorazione tenue, la dolcezza e la straordinaria delicatezza delle brattee interne. Caratteristiche che lo rendono un ottimo carciofo da mangiare crudo. Ideale matrimonio gastronomico che unisce anche le due principali vocazioni agricole dell’area: i minuscoli campi di carciofi (quasi sempre di poche centinaia di metri quadri), infatti, tradizionalmente si alternano agli olivi. I produttori si sono riuniti in un consorzio. A Pertosa è in fase di attuazione un progetto che permetterà di realizzare un moderno centro di confezionamento dei carciofini in olio extravergine di oliva Dop Colline Salernitane. Il carciofo bianco di Pertosa è anche un presidio di Slow Food. Ogni anno si tiene la sagra del carciofo.
Il carciofo è una tipica pianta degli ambienti mediterranei. Il suo ciclo naturale è autunno-primaverile: alle prime piogge autunnali le gemme del rizoma si risvegliano ed emettono nuovi getti. I primi capolini sono emessi verso la fine dell'inverno a partire dal mese di febbraio. In tarda primavera la pianta va in riposo con il disseccamento di tutta la parte aerea.
The white artichoke of Pertosa (Carciofo bianco di Pertosa).
In the heart of the National Park of Cilento and Vallo di Diano, in Pertosa and the surrounding municipalities of Auletta, Caggiano and Salvitelle, a variety of artichokes are grown, among those the most unusual one is the white artichoke of Pertosa.
The white artichoke of Pertosa has a unique biodiversity. The methods used to cultivate this crop is absolutely natural, without treatment, or chemical fertilizers. The artichoke has a clear colour of pale green and silvery white.
The artichoke is a plant of the Asteraceae family cultivated in Italy and other countries for food and, secondarily medicine.
The white artichoke is a possible driving force for the agricultural economy of the area where it grows.
The peculiarity of the white artichoke of Pertosa are numerous, it is sweet, resistance to low temperatures and has an extraordinary delicacy. These features makes it a great artichoke to eat raw.
A Pertosa artichokeis is currently implemented in a project which will bring artichokes into olive oil. The white artichoke of Pertosa is also good as Slow Food. Every year there is the festival of the artichoke.
The artichoke is a typical plant of Mediterranean environments. Its natural cycle is autumn-spring.