La Beccaccia (Scolopax rusticola, Linnaeus 1758 ) è un uccello dell'ordine dei Caradriformi famiglia degli scolopacidi.
In Italia si trova nel periodo dello svernamento, tra ottobre e marzo, nei boschi, meglio se misti a caducifoglie, con prevalenza di betulle, carpini, frassini, querce, robinie, castagni, ontani, larici e faggi, ma anche abeti, e pini, in primavera nidifica in un'ampia fascia di territorio che comprende il nord Europa e l'Asia centrale. In Provincia di Salerno viene avvistata nell'Oasi Fiume Alento, al Parco Naturale Diecimare, presso l'Area Marina Protetta Punta Campanella.
Fu il naturalista svedese Carl Von Linnè, detto poi Linneo, a classificare nel 1758 la beccaccia del ceppo euro-asiatico Scolopax rusticola. Etimologicamente proviene da skolops che significa paletto appuntito, e da rusticola abitante delle campagne, e deriva dalla sua principale caratteristica morfologica, appunto il becco a punta di 8-10 cm ed un peso tra i 250 ed i 350 gr.
Ha una colorazione mimetica che ben si adatta all'ambiente che frequenta, quindi colore marrone variamente barrato di nero e giallastro.
E' un uccello insettivoro, si nutre essenzialmente di vermi e larve. Il cibo viene cercato con la sensibilità del becco direttamente nel sottosuolo del bosco.
Il piumaggio è senza dubbio la maggior difesa della beccaccia: si intona perfettamente con i toni del sottobosco. I colori con forti variazioni individuali sono prevalentemente marroni con miscugli e sfumature che svariano da toni cenerini fino a giallo-rossastri, ma anche bruno, fino al nero più accentuato nel dorso. Il petto presenta striature trasversali brunastre.
Il nido della beccaccia è molto semplice e rudimentale, viene fatto per terra in depressioni del terreno, ed imbottito di tutto ciò che trova, foglie secche, rametti, fili d'erba, deposita in media quattro uova, che schiudono dopo tre settimane di incubazione.
In Italia è specie cacciabile ed è considerata la regina dei boschi tanta è la sua maestosità. In passato ne era autorizzata la caccia anche all'alba ed al tramonto, la cosiddetta posta, durante gli spostamenti per i luoghi di pastura. Oggi tale pratica, detta la posta infame, è proibita poiché in quelle occasioni la beccaccia risulta essere particolarmente vulnerabile per il volo troppo regolare e quasi "a farfalla" a differenza di quando invece viene "cercata" e insidiata con il cane da ferma.
La voce, ossia le emissioni sonore della beccaccia sono diverse e sostanzialmente distinguibili tra quelli tipici della riproduzione udibili durante la "croule", e quelli di spavento o di allarme.
Cruà - Cruà - Cruà = canto nuziale da cui il termine croule.
Quorr - quorr = tipico dei maschi durante le esibizioni riproduttive.
Diversi suoni sono stati uditi durante la caccia, quando spaventata dal cane o dal cacciatore ha emesso suoni traducibili in: Che - che ; Cia - cia - ciak ; Puih - puih - puih;
Altri suoni di richiamo e comunicazione uditi sono: Pssevitt; Pfuizzt; Tuit; Cuorr; Pip - pi- pip.
The Eurasian woodcock (Scolopax rusticola) is a medium-small wading bird classified in the kind of Caradriformes and in the family of Scolopacidae, found in temperate and subarctic Eurasia. It is found in the winter season in Italy from October to March and it can be observed in the province of Salerno in Diecimare Natural Park.
Its main protection is its cryptic camouflage that enables the bird to suit perfectly in the woodland habitats, detailed with reddish-brown upperparts and buff-colored underparts. It is an insect-eating bird basically fed by worms and larvae found with the sensitivity of its beak, directly from the subsoil.
In Italy, this species is threatened by hunters as its size, speed and flight pattern makes them a very challenging shot.
This species of bird has multiple types of sounds which diverse between the breeding season, the sense of fear or when is alarmed.