L'Allocco (Strix aluco, Linnaeus 1758 ) è un uccello rapace della famiglia degli Strigidi.
È una specie particolarmente protetta ai sensi della legge 157/92. In Italia l'Allocco è stazionario, ma inegualmente diffuso e scarso; compare di passo in particolare in ottobre. È specie colpita dalla lotta ai nocivi e in diminuzione, specialmente per il fenomeno del disboscamento, dell'allargamento delle città e per la scarsità di alberi ad alto fusto nei parchi e nei giardini.
Può essere allevato dall'uomo anche a scopo di ripopolamento.
Non ha un habitat preferenziale, però sotto i 1000 metri s.l.m., al di fuori dei boschi non si fa vedere quasi mai. Frequenta boschi, parchi e giardini, nonché i pressi delle case di campagna. Ha costumi prettamente notturni e si riposa appressato a un tronco d'albero.
Nidifica tra febbraio e giugno, in cavità naturali (principalmente alberi o nidi abbandonati) o artificiali.
Depone mediamente 2-4 uova, ad intervalli non regolari (fa solo una covata). L'incubazione dura un mese, l'involo dei pulli avviene dopo 5 settimane dalla schiusa. Per l'autosufficienza occorrono 4 mesi.
Ha capo grosso e tondeggiante, dischi facciali bruno-grigiastri. Ha occhi neri, non possiede ciuffi auricolari (cornetti), piumaggio bruno fulvo, macchiettato e striato. Si mimetizza alla perfezione nel bosco che frequenta, il suo colore può sembrare la corteccia di un albero. I rigetti sono grigiastri, simili a quelli del gufo comune.
Col suo abito grigio in armonia con la notte, la testa enorme e il copro massiccio, il cacciatore aspetta il calare del sole. In volo ovattato e lento, batte le ali regolarmente e sorvola il bosco a 2 o 3 metri di altezza: esplora le radure, caccia all'agguato, o in volo confidando nel suo udito per individuare le prede. Si posa, svolazza sopra i cespugli, fa tremare le foglie con le ali punteggiate di bianco. È così che sorprende gli uccelli addormentati. I dormitori, dei piccoli passeriformi, vengono così spaventati e catturati in piena fuga. Infine, venti minuti prima dell'alba, fa ritorno alla propria dimora, dove lo attende la covata.
Molte sono le credenze popolari legate a questo animale, legate forse al suo aspetto. La testa grossa, il corpo grassoccio, gli occhi grandi e tondi, il volo silenzioso e notturno, l'udito finissimo e la capacità di ruotare la testa hanno fatto nascere la leggenda che la loro visione preannunci disgrazie e morte.
The Tawny owl or brown owl (Strix aluco, Linnaeus 1758) is a bird of prey member of the family of Strigidae.
In Italy this species is common, but unequally widespread and lacking; his particular footprint appears in October. The tawny owl has been shown to be affected by global warming and diminishes, especially from the phenomena of deforestation, capital widening and the lack of forrest trees in parks and gardens.
This nocturnal bird of prey has a large rounded head that lacks ear tufts, and the facial disk surrounding the dark brown eyes is rather plain. The female is much larger than the male, 5% longer and more than 25% heavier. Although many people believe it has an excellent night vision, his retina is no more sensitive from a human’s.
There are many superstitions about the tawny owl, strongly related to its appearance, its silent and nocturnal flights and its capability to rotate completely its head. Those characteristics have led, since antiquity, the tawny owl to be seen as an omen of bad luck.