Il Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno interessa le province di Salerno e Napoli, includendo le aree attraversate dal Fiume Sarno, dalla foce alle sorgenti. Infatti il bacino del Sarno, nel senso est-ovest, va dai monti Picentini (in territorio di Solofra) al golfo di Napoli (in Comune di Castellammare di Stabia). Nel senso sud-nord, va dai monti Lattari ai monti di Sarno, per una estensione complessiva di 438 km², interessanti le province di Salerno, Napoli ed Avellino. Dal punto di vista politico-amministrativo, il bacino si compone di 39 Comuni, di cui 18 appartengono alla Provincia di Salerno, 17 alla Provincia di Napoli e 4 alla Provincia di Avellino.
Il Parco del Fiume Sarno, che è stato ufficialmente costituito con delibera del Consiglio Regionale della Campania n. 2211 del 27 giugno 2003.
I Comuni che ne fanno parte sono: Angri, Castellammare di Stabia, Nocera Inferiore, Poggiomarino, Pompei, San Marzano Sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Scafati, Striano, Torre Annunziata.
Il Sarno nasce, ad una quota di circa 30 metri sul livello del mare, alle pendici del monte Saro, che fa parte del gruppo montuoso del Sant’Angelo-Pizzo d’Alvano, il quale, a sua volta, rappresenta la propaggine occidentale dei Monti Picentini, una catena montuosa a cavallo delle province di Avellino e Salerno, caratterizzata da una distesa forestale di oltre 40.000 ettari e da numerosi torrenti, che rendono quest’area il più ricco serbatoio di acqua potabile dell’Italia meridionale. Il tratto iniziale del fiume, un tempo, era alimentato da diverse sorgenti, ma, a partire dalla metà del secolo scorso, le maggiori portate furono captate per alimentare l’Acquedotto Campano. Il Sarno, comunque, continua ad essere alimentato dalle acque di tre sorgenti, la più importante delle tre è la sorgente denominata Foce, che si trova a nord-ovest della città di Sarno e dalla quale traeva origine anche il Canale del Conte di Sarno, un canale artificiale fatto costruire nel corso del 1500. La seconda sorgente si trova alle spalle del centro abitato ed è conosciuta come Palazzo. La terza è la sorgente Santa Marina e si trova nei pressi di una frazione di Sarno, chiamata Lavorate. Queste alimentano tre rivoli, il Rio Foce, l’Acqua di Palazzo e l’Acqua Santa Marina, i quali, dopo un percorso, rispettivamente, di 2,5 km, 2 km e 6,7 km circa, si incontrano in una località, nota come l’Affrontata dello Specchio, dopo di che si avviano, come un unico corso d’acqua, lento e sinuoso, verso occidente, segnando, per alcuni tratti, i confini delle province di Salerno e di Napoli, nonché quelli dei Comuni di Sarno, Striano, Poggiomarino, San Valentino, San Marzano, Scafati, Pompei, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata.
L'area del Parco, nonostante il forte degrado derivante dall'inquinamento del fiume – è considerato il fiume più inquinato d'Europa - è caratterizzata da bellezze naturali paesaggistiche di notevole pregio.
Lungo le rive del fiume l'abbondante flora è ottenuta dalle specie di pianta ad alto fusto disseminate ai lati del letto fluviale, così come delle specie animali, oche, trote e anguille, che tuttora abbondano prevalentemente in prossimità della sua foce.
L’azione di bonifica dell’intero bacino idrografico costituisce, per la Valle che il Sarno denomina, non solo l’occasione per recuperare questa memoria offesa, ma anche l’opportunità per la costruzione di un’identità forte e condivisa, che sia di guida allo sviluppo dell’intero territorio.
Il complesso sistema idrografico del fiume e dei suoi affluenti disegna sul territorio un fitto reticolo di vie d’acqua, in gran parte frutto dell’intervento umano.
Il villaggio insulare “La Longola” dell’età del medio bronzo, la rettifica borbonica del basso corso del Sarno, i mulini idraulici, le vasche di recapito, i fossi, i controfossi, le dighe, le traverse, i lontri (tipiche imbarcazioni locali) costituiscono alcuni esempi, in parte scomparsi ma ancora fulgidi, dell’immenso patrimonio storico accumulato dal Sarno nel corso dei millenni.
Il Parco ha sede a Sarno, provincia di Salerno.
The Hydrographic Basin Regional Park of Sarno River includes provinces of Salerno and Naples, including the areas crossed by the Sarno River, from the source to the mouth. In fact, the basin of the Sarno, in the east-west direction, goes from Picentini Mountains (in territory of Solofra) to Gulf of Naples (in town of Castellammare di Stabia). In the south-north direction, it goes from Lattari Mountains to Sarno Mountains, for a total extension of 438 km². The basin is made up of 39 municipalities, 18 of which belong to the Province of Salerno, 17 to the Province of Naples and 4 to the Province of Avellino.
The Sarno River Park was officially established by Regional Council of Campania n. 2211 on 27th June 2003.
The Sarno was formed at an altitude of about 30 meters above sea level, on the slopes of Mount Saro, which is part of Sant'Angelo-Pizzo d'Alvano Mountain Range. It, in turn, represents the western offshoot of Picentini Mountains, a mountain range in provinces of Avellino and Salerno which is characterized by a forest expanse of over 40,000 hectares and numerous streams, making this the richest drinking water reservoir in southern Italy.
The initial stretch of the river, at one time, was fed from different sources, but, since the middle of last century, the main courses were captured to power the Aqueduct Campano. The Sarno, however, continues to be fed by the waters of three springs. The most important one is the Foce spring, which is located in the northwest of the city of Sarno.
The second source is located at the back of town centre and is known as Palazzo (Palace). The third source is Santa Marina and is located near a village of Sarno, called Lavorate (Work). These three, the Rio Foce, the Acqua di Palazzo, and the Acqua Santa Marina, after a path of 2.5 km, 2 km and 6.7 km, respectively, meet in a place known as the Affrontata dello Specchio and start a single, slow stream, which meanders westwards, marking, in some parts, boundaries of the provinces of Salerno and Naples, as well as those of Comuni di Sarno, Striano, Poggiomarino, San Valentino, San Marzano, Scafati, Pompei, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata.
The Park area, despite the sharp deterioration resulted from pollution of the river, which is considered the most polluted river in Europe, is characterized by scenic natural beauty of considerable value. Along the banks of the river is abundant flora as well as many animal species, such as geese, trout, and eels.
The park is located in Sarno, province of Salerno.